FAST FASHION: IL COSTO NASCOSTO DELLA MODA VELOCE

Apr 17, 2025 | Blog, Ecologia

L’industria della moda si è evoluta rapidamente, ma nel processo ha dato origine a un fenomeno che sta influenzando sia il mercato che il pianeta: la fast fashion. Il fenomeno della fast fashion è alimentato sia dai consumatori che dalle aziende del settore. Entrambe le parti giocano un ruolo cruciale nel perpetuare questo modello, basato sulla produzione e sul consumo rapido di abbigliamento.

Consumatori: Una Domanda Costante

Noi, in quanto consumatori, siamo una delle principali ragioni per cui la fast fashion continua ad esistere. Ecco alcuni modi in cui contribuiamo alla sua crescita:

1. Desiderio di tendenze effimere: Cerchiamo costantemente capi nuovi e alla moda, spingendo i brand a produrre collezioni in cicli sempre più brevi.

2. Acquisti impulsivi: Compriamo abbigliamento senza reale necessità, spesso influenzati da promozioni, saldi e pressioni sociali.

3. Preferenza per i prezzi bassi: Scegliamo abiti economici senza considerare il loro impatto ambientale o sociale, incoraggiando i brand a ridurre i costi a scapito della qualità e delle condizioni lavorative.

4.  Smaltimento rapido dei capi: A causa della bassa qualità o dell’obsolescenza indotta dalla moda, gettiamo via gli abiti rapidamente, generando una grande quantità di rifiuti tessili.

Aziende: Sovrapproduzione e Sfruttamento delle Risorse

Dall’altro lato, le aziende alimentano questo ciclo attraverso pratiche orientate al massimo profitto, senza considerare l’impatto negativo che creano:

1. Produzione massiva e accelerata: Producono grandi volumi di abbigliamento a basso costo per restare competitive, saturando costantemente il mercato con nuove collezioni.

2. Uso di materiali economici e inquinanti: Per abbattere i costi, utilizzano tessuti sintetici come il poliestere, che impiegano secoli a degradarsi e rilasciano microplastiche.

3. Condizioni lavorative precarie: Molti marchi subappaltano la produzione a fabbriche in paesi a basso costo del lavoro, dove i lavoratori sono sfruttati, mal pagati e operano in condizioni non sicure.

4. Pubblicità aggressiva e cultura dell’usa e getta: Attraverso il marketing e i social media, promuovono l’idea che la moda debba essere costantemente rinnovata, incoraggiando il consumo eccessivo.

In Conclusione

La fast fashion è il risultato di un circolo vizioso tra consumatori e aziende. Finché continueremo a richiedere moda economica e veloce, i marchi continueranno a sovraprodurre. Per fermare questo fenomeno, è necessario cambiare le nostre abitudini di consumo, scegliendo la moda sostenibile e chiedendo alle aziende maggiore responsabilità.

I pensieri di Fody

In Fody Fabrics crediamo che il modello della fast fashion abbia un impatto ambientale e sociale negativo, favorendo enormi quantità di rifiuti tessili e lo sfruttamento del lavoro. Invece di contribuire a questo ciclo, ci concentriamo nel dare una seconda vita ai materiali, trasformandoli in nuovi prodotti come shopper, zaini e perfino coperte per persone senzatetto e animali, riducendo così i rifiuti tessili.

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